Alessandro Mezzena Lona dedica a L’abbaglio un bellissimo pezzo su Arcane Storie, e centra al cuore quel che cerco di fare con la scrittura. Mi fa anche particolarmente piacere che il mio romanzo sia occasione per riflessioni (che condivido) su letteratura e narrativa di genere. 

“…Può capitare, così, di confrontarsi con i testi di una scrittrice come Francesca Violi rinunciando del tutto a incasellarla dentro contenitori letterari rigidamente predefiniti. Nel suo romanzo di debutto “Sulla riva” (Elliot, 2020) l’ex architetta di Reggio Emilia, che ha lavorato a Milan e vive in provincia di Treviso, aveva già fatto capire ai lettori che le piace muoversi seguendo traiettorie narrative sghembe. Costruendo trame che partono da lontano, dall’oscuro evolversi della vita dei singoli personaggi, per deflagrare poi in un confronto implacabile tra Bene e Male. Senza imporre derive manichee, ma lasciando che sia la storia stessa a mettere in luce i lati più ambigui e imperscrutabili dell’umano agire.

Se vogliamo, nel secondo romanzo “L’abbaglio” (Elliot, pagg. 281, euro 17,50)Francesca Violi dilata ancor di più questa sua totale libertà di costruire la narrazione senza seguire schemi predefiniti….” Leggi tutto su Arcane storie

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