UN NOIR LUNGO IL FIUME
Sulla Riva
La storia di Nicola sembra segretamente collegata alle rive del fiume Melemma, nella provincia veneta, dove la vita lo riconduce con insistenza nel corso dei decenni. È qui che da bambino ha conosciuto il fratellastro Mauro – il vero figlio, quello legittimo, di suo padre -, con il quale è stato complice, alleato e nemico. È qui che da adulto cerca la rinascita durante la lotta contro una grave malattia, l’unica beffarda eredità paterna. È qui che giacciono, sommersi, i segreti di un tradimento e di una morte misteriosa. Sulla riva è una storia sul conflitto e l’ambivalenza dei legami di sangue, dove i personaggi più veri e complessi animano un intreccio trascinante.
Sulla riva, Elliot edizioni (205 pagine)
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« Più che una presenza il Melemma è un’assenza. Se la notte è mancanza di luce e colore, il nastro nero sprofondato tra le rive e la vegetazione è una fascia di notte condensata, ancora più buia e liscia e
uniforme. L’odore è il misto familiare di fango e alghe marce, con una punta di chimico, la viscera aperta della terra lasciata a fermentare nel caldo estivo. »
§
« Dove c’è un fiume, c’è gente che ci affoga. »
« “E così”, dice Mauro “sei tu l’altro figlio di mio padre.” »
§
« Il panico gli esplode nel petto e gli svuota i polmoni. L’acqua gli invade le narici. Apre gli occhi in un mondo giallo bruno, granuloso, li richiude subito. Agita a casaccio braccia e gambe, una mano tocca roba viscida. Si sente afferrare da dietro, si divincola disperatamente, colpisce col piede qualcosa di duro, poi gli arriva una botta in testa.»
“Benché nel racconto, ambientato nella provincia veneta, sia conficcato un delitto, Sulla riva esce dallo schema del noir. Incalzante e denso di atmosfere (come un buon thriller, questo sì), il romanzo va a caccia delle ombre che abitano la distanza fra due fratellastri.”
“una vicenda feroce di sangue, pesanti eredità, segreti, eroismi incompresi e invisibili: un romanzo duro come la crescita, delicato e prezioso come le orchidee, fascinosamente erosivo come un torrente in piena.”
“un romanzo avvincente e ben costruito, popolato da personaggi animati da molte inquietudini, come un piccolo specchio rivolto verso alcuni angoli bui della nostra società. (…) Un noir avvincente fino
all’ultima pagina.”
“La scrittura di Francesca Violi è un vento impetuoso che trascina creando mulinelli di immagini, vortici che giocano col tempo. “